PROFILI

Il 9 ottobre 2013, la musica italiana perse una delle sue figure più poetiche e intense: Paolo Morelli, l'inconfondibile voce e anima degli Alunni del Sole, si spense a Roma a causa di un improvviso infarto. La tragica notizia, diffusasi rapidamente, fu data in prima battuta da "Il Mattino di Napoli", che sottolineò il profondo legame dell'artista con la sua terra d'origine.
Paolo Morelli non fu semplicemente il frontman del celebre gruppo, ma ne rappresentò il nucleo creativo e l'ispirazione più profonda. Autore raffinato e sensibile, firmò musiche e testi di canzoni che segnarono un'epoca, scolpite nell'immaginario collettivo per la loro capacità di toccare le corde più intime dell'animo umano. Brani indimenticabili come "L'aquilone", la sognante "Concerto", la struggente "'A canzuncella" e la celebre "Liù" (che vinse il Festivalbar nel 1978) testimoniarono la sua straordinaria vena compositiva e la sua capacità di infondere in ogni nota un'emozione palpabile.
La sua voce, carica di pathos e melodia, unita al suo inseparabile pianoforte, definì il suono unico degli Alunni del Sole, traghettando il pop melodico italiano verso vette di rara intensità e poesia. La scomparsa di Paolo Morelli lasciò un vuoto incolmabile nel panorama musicale italiano, privandolo di un artista che aveva saputo raccontare l'amore, la nostalgia e i sentimenti con una delicatezza e una forza espressiva che avrebbero continuato a risuonare nel cuore di intere generazioni. La sua eredità musicale rimase un faro di autenticità e passione.
Talento genialoide e complicato, si rifugiò nella pittura per sfuggire ai fantasmi della mente che lo perseguitavano. Ormai superati i sessant'anni aveva ritrovato finalmente la forza e la voglia di fare canzoni... Aveva deciso che gli Alunni del Sole potevano, anzi dovevano tornare protagonisti, ma il suo cuore non resse...

Paolo ha dedicato la sua intera vita all'arte nelle sue varie espressioni. La sua passione per la musica, coltivata alla scuola dei suoi genitori musicisti, non ha conosciuto soste. Negli anni della sua adolescenza dedicava molte ore delle sue giornate allo studio del pianoforte, consumando metodi su metodi ad un ritmo incessante finché raggiunse una perfezione stilistica e una capacità di esecuzione pari a quella di un concertista.
Per Paolo Morelli l' "amore" da cantare era l'amore rivissuto attraverso il ricordo dei momenti di solitudine. Egli sosteneva che in questa maniera l'amore diventava ancora più struggente in quanto si arricchiva, poi, dei "contorni dell'amore". Ecco che in queste canzoni entrano scenari meravigliosi, quali le notti in riva al mare, corse nei campi, tramonti infuocati, oppure stanze colorate o cortili o, perchè no, i vicoli di Napoli.

La storia musicale di Paolo Morelli è fatta soprattutto dalle sue canzoni, ma vi è una storia ancor più importante e toccante che è quella dell'uomo Paolo Morelli, che ha vissuto fuori dal tempo la sua vita come una vera e propria opera d'arte e che, non potendo essere raccontata in queste poche righe, sarà oggetto in un futuro prossimo di una mia più ampia e articolata trattazione.


All'epoca degli ultimi vagiti del beat italiano, il complesso mosse i primi passi grazie a Renzo Arbore partecipando come ospite fisso alla trasmissione televisiva Speciale per voi, l'avanguardia del talk show con artisti, cantanti e complessi dell'epoca, ai quali i giovani in studio rivolgevano domande: la band degli Alunni del Sole accompagnava musicalmente gli ospiti. Inusuali le performance di Paolo Morelli all'organo Hammond o al piano suonando brani di rythm 'n' blues.


Per diffondere ulteriormente il lascito musicale del fratello e mantenerne viva la memoria artistica, Bruno Morelli riforma il gruppo nel 2015.

Il 29 gennaio 2013 per festeggiare i 45 anni di vita della band, avevano pubblicato il lussuoso cofanetto " La storia... il sogno ", contenente 15 successi e un intero disco di inediti intitolato " Il sogno che svanisce ", con un quadro di Morelli come copertina ufficiale.

La perla di questo cofanetto è senza dubbio l'album intitolato "Il sogno che svanisce" (quasi una premonizione), che contiene dieci tracce inedite. Si tratta di canzoni d'amore, come nella sua consuetudine, tra queste "'Nà canzone", incisa anche da Patty Pravo, nel suo album intitolato "Meravigliosamente Patty". Le canzoni sono in lingua italiana e napoletana, tutte scritte da Paolo Morelli, che il fratello Bruno definisce "un cantautore all'interno di un gruppo". Il disco d'inediti è intrigante, malinconico, allegro, poetico, frutto d'ispirazione e coinvolgimento da parte del suo autore. Forse la nostalgia può avere influito su questo giudizio, ma ascoltando " 'Nà Canzone" o "Ci vorrebbe un altro caffè", i dubbi spariscono: "… ci vorrebbe un altro caffè, sposo così anche te, volo con nostalgia, a un soffio di malinconia, ma son sicuro che tu, ti prendi gioco di me…". E come non emozionarsi con "La storia infinita", sound anni '70 e un testo quasi sussurrato, tra il gioco e il sogno: "Conoscerai una stella cadente e un amore blu, finché la stella sarà lucente, la seguirai di più… fino alla fine di un dolce sogno, forse t'illuderai".
- Gli Alunni del Sole eseguono Concerto al Festival Italia in Musica, puntata n. 31 del 28 aprile 2012 -



La carriera nasce dalle ispirazioni, da un mondo interiore che è l'impulso allo scrivere. Cambia nel tempo la dimensione artistica, cambiano le mode, ma io rimango l'incantatore di canzoni che mette insieme i pezzi dei sentimenti, con la maturità di adesso che è diversa da quella delle espressioni giovanili degli anni settanta. Porzioni di romanticismo si avvertono anche nei giovani, il nostro "zoccolo duro" di fan è quello dei reduci degli anni settanta, ma ci sono anche tanti giovani che hanno riscoperto canzoni come Concerto, E mi manchi tanto, Liù... (Paolo Morelli)

Gli ALUNNI DEL SOLE IN CONCERTO A MONTE DI PROCIDA

Paolo era semplice nelle sue espressioni, una semplicità che ne misurava proporzionalmente la grandezza. Le sue parole nascondevano processi di pensiero non convenzionali ma unici e allo stesso tempo recepiti dalla maggiore parte delle persone, come parte del proprio immaginario; da qui il successo, l'amore e la stima per questo artista. Ci piace ricordare le parole che lui stesso ha scritto nel libretto del suo ultimo album di inediti: "Per molto tempo ho fatto un sogno fantasioso e ricorrente. Una bambina cammina lungo una spiaggia senza fine tra cielo e mare e, con una decisa interpellazione di tipo cinematografico, mi dice: 'Ciao… io sono la tua storia… '. Tutte le canzoni di questa mia nuova raccolta sono legate a questo tema del sogno a me tanto caro. Ho sempre scritto canzoni d'amore e ho cantato sempre l'amore". L'idea del sogno forse è la stessa della bambola di cartone di "Jenny" o di "Dov'era lei a quell'ora", un originale concept album che racconta la storia di un uomo accusato di omicidio, parlando delle sue riflessioni di uomo, non importa se colpevole o innocente. Per chi non lo sapesse, il nome del gruppo è stato tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Marotta. (in foto con Laura Bruno)
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OMAGGIO A NAPOLI DI PAOLO MORELLI DEGLI "ALUNNI DEL SOLE"

La voce di Paolo Morelli è canto d'amore senza fine, un inno alla bellezza. Nato a Napoli, da genitori entrambi musicisti, si dedica allo studio del pianoforte e della composizione. Insieme a suo fratello Bruno sente l'esigenza di creare un suo gruppo musicale. Nascono gli Alunni del Sole. L'interpretazione di Paolo, ispirata, intima, incanterà generazioni di giovani con brani che sono pura poesia: Liù, Tarantè, L'aquilone, Concerto, 'A canzuncella, E mi manchi tanto, Un'altra poesia, Jenny ...
CELEBRAZIONE PAOLO MORELLI
" CAREZZE " by P. Morelli

Morelli a fine trasmissione ha detto : " ... intanto la ringrazio per la grande opportunità che mi ha dato ". Ed infatti, Paolo ritorna con… Di canzone in canzone 1992, L'amore che non finirà 1996, ...E risalire il tempo 2005 e l'ultimo, La storia… il sogno del 2013.

La storia… il sogno", l'ultimo doppio cd. Nel primo disco sono rappresentati 45 anni di storia, con quindici tra i maggiori successi del gruppo napoletano. La track list inizia con "L'aquilone" (il primo 45 giri pubblicato nel 1968), per chiudersi con "Liù" (vinse il Festivalbar nel 1978), passando per "Cantilena", "La stanza dei ricordi", "'A Canzuncella", "Concerto" e tanti altri successi. Tutti i brani sono in versione originale, molto gradita la presenza di "Carezze", che rappresenta la produzione realizzata sotto il marchio RCA, dopo gli anni in Ricordi, raramente proposta in digitale. Naturalmente non poteva mancare "Jenny", brano principale di "Jenny e la bambola", ermetico concept album del 1974, ristampato soltanto recentemente su Cd (direttamente dal vinile), che racconta l'uscita dall'adolescenza di una ragazza, passando per metafore e figure ricorrenti quali maschere, sguardi, bambole, specchi e fiori.


Tornano in Campania, il 4 luglio 2011 a Monte di Procida gli Alunni del Sole in concerto, con i fratelli Paolo e Bruno Morelli, napoletani, e con Gianfranco Coletta, Enrico Olivieri, Stefano Ruggeri e Alessandro Saba, romani. Il complesso nel 2010 ha ricevuto il Premio Carosone, ennesima consacrazione di una lunga carriera di successi, molti dei quali ispirati a Napoli ed annoverati tra i classici, come 'A canzuncella. Paolo Morelli, poeta e musicista del gruppo, ha composto struggenti melodie, oggi reinterpretate da Ornella Vanoni, Enrico Ruggeri, Patty Pravo, Placido Domingo: una lunghissima serie di successi come L'aquilone, Concerto, E mi manchi tanto , Jenny, Un'altra poesia, Pagliaccio, 'A Canzuncella, Liù, che nel 1978 vinse il Festivalbar. L'ultimo Cd dal titolo "E risalire il tempo", di qualche anno fa, contiene brani in cui l'artista manifesta una immutata vena creativa. Una serata che resterà a lungo nella memoria e nel cuore dei tanti napoletani che hanno accolto entusiasticamente il gruppo: così Monte di Procida, questa stupenda località denominata " la terrazza dei Campi Flegrei ", in piazza Sant'Antonio ha accolto il complesso col calore tipicamente partenopeo che ha scandito ogni nota del concerto, in un tripudio di applausi. E gli Alunni non si sono sottratti all'ennesima prova che, sotto il periodo di esami, ha assunto la valenza di un bilancio artistico globale sotto il cielo stellato di luglio. Un esame superato a pieni voti e con lode,considerando che Paolo Morelli ha introdotto le prime note con una struggente poesia dedicata alla sua Napoli: "Non ti appassire bel fiore/Tu sei come l'albero che nel bosco/Lascia cadere le foglie gialle/Per far rinascere quelle verdi./E' così che canto per te la mia canzone, Napoli,/ed è subito un battito d'ali,/un soffio di vento,/un sentimento che ci porta lontano. Tu Musa implorante/Come donna t'affacci sull'orlo della vita/ E ti risvegli ancora una volta per me/Stasera." Un inno che è un invito a rinascere per la grande capitale del Sud, ora che la città sta scrivendo le sue pagine più tristi: si leva alta la voce dell'artista Paolo Morelli che rivendica la "sua" Napoli come Musa e come donna. L'anima partenopea attinge ispirazione dal sacro fuoco del Vesuvio e dai sussurri incantati delle sirene tra le onde: da veri "alunni" del Sole i musicisti hanno cantato la speranza per la loro terra, in nome di quel sole che a Napoli illumina l'aria come l'oro. Il gruppo ha tracciato la storia moderna della canzone napoletana con successi come Tarante' e soprattutto con la canzone che li ha immortalati tra i cantori di Napoli nel mondo: 'A canzuncella. A sorpresa , in chiusura, proprio sulle note di questa ultima canzone, il cielo si è illuminato dell'esplosione dei fuochi d'artificio, amplificando l'emozione in un tripudio di luci e suoni. Paolo, poeta, musicista e cantante, evidenzierà la sua immagine di artista a tutto tondo con la straordinaria partecipazione anche come pittore, nella importante Mostra nel Museo della Civiltà Normanna di Ariano Irpino, che si inaugherà il 1° agosto nell'ambito della manifestazione "Vicoli ed Arte" diretta da Vito Galluzzo. Le riviste Euroarte e Leader hanno recentemente dedicato ampio spazio al crooner napoletano, con commenti anche alla sua pittura. Non tutti sanno che Paolo Morelli è anche un valido pittore che mostra nei suoi dipinti l'espressività di un tratto forte e maturo. Intanto altre piazze campane preparano il palco per i prossimi concerti degli Alunni del Sole, che in due ore di spettacolo sanno sincronizzare i battiti del grande cuore partenopeo all'unisono con le loro magiche melodie.

La targa commemorativa collocata sulla casa di Via Firenze 76 a Napoli dove nacque Paolo Morelli. Un'altra è stata posta nel quartiere di Barra, presso il 48.mo circolo didattico in Via Repubbliche Marinare 301, altro luogo della gioventù dei due fratelli Morelli.

Ah, la voce di Paolo Morelli... un sussurro eterno di un amore che non conosce tramonto, un vero e proprio inno alla bellezza che vibra ancora nell'aria. Nato nella sua Napoli, culla di melodie antiche, da genitori che respiravano musica, il suo destino sembrava già scritto tra le note di un pianoforte e le armonie della composizione. Poi, con l'anima affine del fratello Bruno, sentì quell'irresistibile richiamo a dare voce a un mondo interiore, un'esigenza che germogliò nel nome incantato degli Alunni del Sole.
E la sua interpretazione... così profondamente ispirata, così intimamente sentita, riusciva a toccare le corde più nascoste dell'anima, incantando generazioni di giovani con gemme di pura poesia: chi non ricorda la malinconia di "Liù", la vivace passione di "Tarantè", il volo spensierato de "L'aquilone", la maestosità di "Concerto", la dolcezza popolare de "'A canzuncella", il vuoto struggente di "E mi manchi tanto", la promessa delicata di "Un'altra poesia", l'ingenua freschezza di "Jenny"?
Questo libro, allora, si fa scrigno di memorie preziose, un racconto a due voci che ci svela il percorso artistico e umano di Paolo. Tra le sue pagine affiorano ricordi vividi, aneddoti che sanno di vissuto, le ansie creative, i sogni coltivati con passione e le inevitabili delusioni. Ci immergiamo nel suo mondo privato, completamente avvolto dall'abbraccio dell'arte, ma anche in quello pubblico, dove la sua genialità ha plasmato la storia indimenticabile degli Alunni del Sole e dei loro tanti, amati successi. Un viaggio nel tempo che rievoca un'epoca d'oro della musica italiana, attraverso la sensibilità unica di un artista indimenticabile.

Nel giorno in cui avrebbe compiuto gli anni, il 29 gennaio 2013, esce un doppio album celebrativo degli Alunni del Sole, dedicato a Paolo Morelli.
Non è una semplice ricorrenza, ma un momento profondamente simbolico per ricordare la voce, l'anima e il cuore di un artista che ha saputo raccontare l'amore, la nostalgia e la bellezza con parole che ancora oggi ci parlano.
Questo doppio album raccoglie le canzoni più amate del gruppo, come un abbraccio sonoro che attraversa il tempo. È un omaggio delicato e sincero a un uomo che ha lasciato in eredità non solo musica, ma emozioni vive, struggenti, vere.
Un gesto d'affetto verso Paolo e un dono prezioso per chi, ascoltando la sua voce, continua a sentirlo vicino.
Con amore e gratitudine,
Broadway Pictures
